È finito un periodo storico, il movimento operaio conosciuto nel Novecento non esiste più, i suoi strumenti fondamentali, il partito, il sindacato, le cooperative ecc. si sono trasformati in qualcosa di diverso rispetto alle loro origini. Le varie figure lavorative non si rapportano più tra di loro.
La sfida di Luca Pisapia ai luoghi comuni sul calcio – Lorenzo Zacchetti da “Affari italiani”
Contestare il calcio moderno non ha senso, perché il calcio è sempre stato al servizio del capitalismo e dei poteri costituiti.
Angela Davis, a viso aperto contro l’oppressione – Marie Moïse da Left*
Non ero ancora nata quando la mia famiglia, negli anni Sessanta, lasciò Haiti per sfuggire alle persecuzioni del regime di Duvalier. Arrivati in Italia come richiedenti asilo, ottennero tutti lo status di rifugiato politico.
«La sposa è bella ma è sposata a un altro uomo» – Francesca de Carolis da Remo Contro*
«La sposa è bella ma è sposata a un altro uomo»
C’é stato un tempo, un giorno,
in cui il lamento di un uomo,
in lontananza,
muoveva milioni di uomini e donne,
ricordandoci che quel lamento
altri non era che l’eco del proprio respiro.
Siamo forse fuori dal sogno?
Ricominciamo il nostro viaggio,
ricominciamo a sognare…
Gli occhi di Eduardo Rózsa Flores – Giuliano Santoro da “il manifesto”
Bisogna guardarlo negli occhi, Eduardo Rózsa Flores. È un giovane comunista che sa affascinare il prossimo. Di origini boliviane, ebreo trasferitosi in Ungheria, capita a Bologna per le celebrazioni del novecentesimo compleanno dell’università. Siamo nel 1988. Qui incontra Alberto, alter ego di Luigi Lollini e voce narrante de La Controfigura (Alegre, pp. 384, euro 16).
La Controfigura – Alfio Neri da “La bottega del Barbieri”
La Controfigura sembrerebbe quasi un libro di avventure. Il personaggio principale parrebbe una figura straordinaria degna di un romanzo di Conrad.
Malgrado l’apparenza le vicende di Eduardo Rózsa Flores (padre ebreo ungherese e madre boliviana di origina catalana) non devono trarre in inganno.
Un libro sul legame indissolubile tra calcio e potere – da “I Diavoli”
Uccidi Paul Breitner. Frammenti di un discorso sul pallone di Luca Pisapia, uscito a fine giugno per la collana Quinto Tipo delle Edizioni Alegre, è un viaggio nella storia in cui il calcio viene letto alla stregua di un dispositivo del potere per indagare le mutazioni politiche, sociali ed economiche del mondo occidentale.
Strumenti per raccontare l’ordinario – Gerardo Iandoli da L’opinabile*
Ci sono parti del nostro reale che hanno la necessità di trasfigurarsi per entrare negli occhi dei molti. Ci sono storie che sono il contrario di quello che vorremmo sentire, ci sono storie che anziché farci immergere nella fantasia ci riconducono tra i problemi più urgenti della nostra società. Queste storie sono importanti e allo stesso tempo fanno paura. Allontanano.
Il grande camaleonte – Daniela Bandini da “Carmilla”
«Ho giocato così bene che ho scordato che dovevo vincere…».
Con questo incipit degli Afterhours, “Fa male solo la prima volta”, album Folfiri o Folfox, si indirizza il poliedrico Eduardo Rózsa Flores verso la sua sintesi: non importa come vada a finire, l’importante è crederci e provarci.
Qualcosina sul calcio, partendo da “Uccidi Paul Breitner. Frammenti di un discorso sul calcio” – Andrea Consonni da “Wrong”
Dopo esserci lasciati finalmente alle spalle i Mondiali di calcio fra meno di un mese si tornerà a giocare nei massimi campionati europei (in Svizzera sono già state disputate due giornate ed è già partito da tempo il carrozzone delle coppe europee) ma intanto abbiamo già avuto un lungo antipasto indigesto con la caciara attorno all'arrivo di Cristiano Ronaldo alla corte degli Agnelli e poi
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