Aggressione ai palestinesi dopo la manifestazione per Shalit
Ancora un’aggressione ai danni di manifestanti filo-palestinesi da parte di settori della comunità ebraica romana. I fatti sono avvenuti ieri sera a margine dell’iniziativa organizzata in Campidoglio dalla Rete romana di solidarietà con il popolo palestinese che, in risposta allo manifestazione di spegnimento del Colosseo in onore del soldato Shalit, prigioniero di Hamas, organizzata da Comune, Provincia e Comunità ebraica. La Rete romana ha invece dato vita a una fiaccolata sulla scalinata del Campidoglio per ricordare gli oltre 7500 prigiornieri palestinesi. Ma «mentre i manifestanti erano posizionati sulla scala che porta al Campidoglio – spiega in un comunicato il Forum Palestina – sono stati circondati e aggrediti da un gruppo di di squadristi appartenenti ai gruppi oltranzisti della comunità ebraica romana». Due dei manifestanti – un giovane palestinese proveniente da Gaza e uno studente di Tor Vergata – sono stati ricoverati con gravi ferite all’ospedale Santo Spirito e al San Camillo dovuti all’uso di tirapugni di ferro da parte degli aggressori.
Secondo la versione della comunità ebraica, l’aggressione sarebbe avvenuta quando un gruppo di circa 40 persone di ritorno dalla manifestazione al Colosseo, ha incrociato un gruppo di palestinesi e sostenitori del gruppo “Free Gaza”. Da lì è partito qualche insulto e si è scatenata la rissa con scambio di calci e pugni tra le due fazioni. L’intervento delle forze dell’ordine in tenuta antisommossa ha ristabilito la calma.
Diversa invece la testimonianza della Rete romana: «L’iniziativa si stava svolgendo compostamente e pacificamente – recita un suo comunicato – come è nello stile della Rete, quando gli attivisti sono stati aggrediti all’improvviso da un gruppo di giovani che li hanno picchiati duramente provocando un ferito. La polizia intervenuta dopo l’aggressione, si è limitata a stendere un cordone per separare gli aggrediti dagli aggressori, ma non ha provveduto né ad identificare questi ultimi, né a disperderli sicché gli attivisti sono stati costretti a sostare lungo la scalinata, mentre altri giovani accorrevano ad ingrossare le file degli aggressori». Restano in ogni caso due manifestanti in ospedale e un clima che continua a essere più che teso.
La manifestazione pro-Shalit si è svolta davanti all’Arco di Costantino, con le luci del Colosseo spente alle 23 in punto, alla presenza del padre di Gilad Noam Shalit, del ministro delle Politiche comunitarie Andrea Ronchi, della presidente della Regione Lazio Renata Polverini, del presidente della provincia di Roma Nicola Zingaretti, del sindaco della capitale Gianni Alemanno, del rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, del presidente della comunità ebraica romana Riccardo Pacifici e anche del giornalista Giuliano Ferrara.