Israele ammazza i pacifisti
18.27: Il presidente Barack Obama ha fatto presente al premier israeliano Benyamin Netanyahu la necessita;’ di conoscere «tutti i fatti prima possibile» sull’attacco alla flottiglia di navi filo-palestinesi a Gaza. Lo ha indicato la Casa Bianca.
17.50: «I cittadini italiani a bordo della ‘Freedom Flottillà sono »spariti« a tutti gli effetti». È quanto si legge in un comunicato diffuso poco fa dalla famiglia di Angela Lano, responsabile del sito ‘Infopal.it’, che ha guidato il gruppo di italiani a bordo delle navi dirette verso Gaza e intercettate dalla marina israeliana. «Malgrado le varie agenzie stampa italiane ripetano che gli italiani sequestrati dalle autorità israeliane ‘stanno benè, la famiglia di Angela Lano, direttrice di Infopal.it, informa che la Farnesina e l’Ambasciata d’Italia in Israele non sono in possesso di informazioni al riguardo – si legge nella nota pubblicata sul sito internet ‘Infopal.it’ – Il porto di Ashdod, infatti, dove sono state condotte la navi della Freedom Flotilla, è stato dichiarato ‘zona militarè dalle autorità israeliane e nessuno può entrarvi, tanto meno i giornalisti. Israele si rifiuta inoltre di fornire la nazionalità dei sequestrati, pertanto le stesse ambasciate in Israele non possono comunicare alcuna informazione precisa al loro riguardo».
17.21: L’assalto israeliano al convoglio di navi che portavano passeggeri e aiuti umanitari ai palestinesi di Gaza e che ha fatto diverse vittime anche turche «è un atto di terrorismo di Stato». È quanto ha detto in serata il premier turco Tayyip Erdogan sulla via del ritorno in patria dal Sudamerica dove stava compiendo una visita ufficiale in vari Paesi.
16.01: Il premier israeliano Benyamin Netanyahu rinuncia all’incontro di domani con il presidente Barack Obama e rientra subito in patria.Lo riferisce la radio militare.
15.22: Il Consiglio di Sicurezza si riunirà oggi in serata sulla tragedia della flottiglia filopalestinese attaccata dagli israeliani.
15.21: Il premier israeliano Benyamin Netanyhau in visita a Ottawa ha espresso «pieno appoggio» all’azione dei militari contro una flottiglia filopalestinese.
Gli italiani a bordo
Oltre alla giornalista di Infopal, Angela Lano, a bordo di una delle navi del convoglio umanitario attaccate dalla marina israeliana c’erano altri tre italiani. Si tratta di Manolo Luppichini, un free lance e regista romano che, tra l’altro, ha collaborato con il programma ‘Presa direttà di Rai3, Manuel Zani, un altro free lance, e Joe Fallisi, un tenore e anarchico milanese. Con i quattro c’erano anche due palestinesi partiti dall’Italia: sono Muin Qaraqe e Abd El Jaber Tamimi, entrambi dell’Associazione benefica di solidarietà con il popolo palestinese (Abspp) con sedi a Genova, Milano e Roma. Non erano invece a bordo gli altri due italiani della spedizione partiti dall’Italia ma bloccati a Cipro: l’ex senatore Fernando Rossi e la presidente dell’associazione ‘Per il bene comunè, Monica Benini.
14.00: La Cgil esprime «il suo profondo cordoglio alle famiglie delle vittime e chiede al Governo Italiano, all’Unione Europea e alla Comunità Internazionale la più ferma condanna del comportamento di Israele». È quanto si legge in una nota della Segreteria Nazionale dell’organizzazione sindacale in relazione ai «gravissimi fatti di questa notte che hanno visto l’assalto militare israeliano al convoglio umanitario nelle acque internazionali di fronte a Gaza, con un numero elevato di morti e feriti tra gli attivisti pacifisti». «Non è più possibile rimanere inerti di fronte al continuo aggravarsi del dramma della popolazione di Gaza», aggiunge la Cgil nel sostenere «con forza la richiesta dell’Alto Rappresentante per la politica estera europea Catherine Ashton dell’immediata apertura senza condizioni del libero passaggio del flusso di aiuti umanitari, beni commerciali e persone da e per Gaza». «L’Italia e la Ue, coerentemente con tale posizione, devono essere ben più incisivi rispetto all’insostenibilità dell’attuale situazione umanitaria di Gaza e devono chiamare in causa – conclude – la diretta responsabilità di Israele, che continua nel suo rifiuto del rispetto dei deliberati e dei trattati internazionali, come dimostra anche la mancata adesione al trattato di non proliferazione nucleare».
13.42: La Casa Bianca ha espresso il profondo rincrescimento per la perdite di vite umane a bordo della flttiglia filopalestinese attaccata nella notte dall’esercito israeliano.
12.45: Le responsabilià delle vittime durante l’arrembaggio israeliano della flottiglia di attivisti filo-palestinesi ricade sui promotori dell’iniziativa – soprattutto su una Ong turca – oltre che su chi ha contrastato con la violenza i militari. Lo ha affermato il ministro della Difesa israeliano Ehud Barak, in una conferenza stampa a Tel Aviv, accusando questa Ong di essere stata dietro le violenze e di appoggiare il terrorismo. Secondo Barak, durante l’arrembaggio i militari sono stati attaccati dai passeggeri di una soltanto delle sei navi della flottiglia, con coltelli e bastoni e, in un caso, con un’arma presa a uno dei militari stessi.
12.38: «L’assalto alle navi delle Ong è un fatto di assoluta gravità. Israele deve rispondere alla comunità internazionale di quello che è successo. Il sangue versato soffoca le prospettive di pace e minaccia di accendere i fuochi della tensione e dell’odio». Lo ha detto il segretario del PD, Pier Luigi Bersani sottolineando che «il risarcimento di un fatto così grave può essere ricercato solo, da parte del governo Netanyahu, in un gesto di pace coraggioso, visibile e sincero, un gesto che fino ad oggi non ha saputo nè voluto fare».
12.34: La continua politica di chiusura dei varchi verso Gaza è inaccettabile e la Ue chiede l’immediata riapertura dei passaggi per far entrare gli aiuti: è quanto ha detto oggi un portavoce della commissione europea. «L’Alto rappresentante della politica estera Ue, Catherine Ashton, ha condannato con forza la perdita di vite umane dopo gli attacchi di Israele e chiede l’immediata riapertura dei varchi a Gaza per consentire il passaggio degli aiuti umanitari», ha detto il portavoce. Tenere i varchi di Gaza chiusi, ha concluso, «è inaccettabile».
12.16: La Turchia ha richiamato oggi il proprio ambasciatore in Israele in seguito all’assalto della Marina israeliana contro un convoglio di sei navi con a bordo passeggeri e aiuti umanitari per la popolazione di Gaza. Nell’assalto sono morte varie persone, tra cui anche alcuni turchi. Lo ha reso noto l’emittente privata Ntv.
11.49: Il ministro degli esteri, Franco Frattini, ha «deplorato» oggi «in modo assoluto l’uccisione di civili» nell’assalto della marina militare israeliana alla flottiglia di Ong diretta a Gaza. «È un fatto assolutamente grave», ha detto ai giornalisti alla Farnesina. «È indispensabile che un’inchiesta accerti la verità dei fatti: facciamo appello per un’inchiesta seria e dettagliata e credo sia indispensabile che l’Ue venga associata per essere informata direttamente di quello che sarà accertato».
10.14: L’ Autorità nazionale palestinese (Anp) vuole l’urgente riunione del Consiglio di Sicurezza dell’ Onu dopo l’abbordaggio israeliano della flottiglia di attivisti filopalestinesi al largo di Gaza. Lo ha detto il negoziatore capo palestinese Saeb Erekat.
09.51: Le autorità israeliane hanno chiesto ai propri cittadini presenti in Turchia di lasciare immediatamente il paese e di rientrare in patria. Lo ha annunciato la tv satellitare ‘al-Arabiyà. Le autorità dello stato ebraico temono ritorsioni nei confronti dei propri cittadini presenti in Turchia per l’attacco eseguito dalla propria marina alla flotta di navi con a bordo numerosi pacifisti, tra cui diversi cittadini turchi, che si dirigevano verso la striscia di Gaza.
09.00: Almeno quindici persone della flotta internazionale formata da sei imbarcazioni di attivisti pro-palestinesi che si dirigeva verso Gaza sono rimasti uccisi in un assalto di un commando israeliano. Secondo Hamas sono 20 le vittime, mentre alcuni militari israeliani – secondo la radio pubblica israeliana – sono stati feriti. Secondo i media israeliani, tra le vittime ci sarebbero nove cittadini turchi. La flottiglia organizzata da diverse Ong internazionali per portare aiuti umanitari nella striscia di Gaza, sfidando l’embargo imposto da Israele, era partita ieri pomeriggio da Cipro. A bordo delle sei navi con circa 700 attivisti, secondo gli organizzatori, ci sono 10.000 tonnellate di aiuti, tra cui 100 case prefabbricate e attrezzature mediche. Per Israele, perciò, l’intera operazione è una «provocazione» studiata con l’intento di diffamare la sua immagine agli occhi del mondo. «Le immagini non sono certo piacevoli. Posso solo esprimere rammarico per tutte le vittime» ha detto il ministro israeliano per il Commercio e l’Industria, Binyamin Ben-Eliezer, alla radio dell’esercito.