La Fiom lancia la mobilitazione d’autunno
La Fiom lancia la prima mobilitazione d’autunno promuovendo una manifestazione nazionale per sabato 16 ottobre “per il lavoro, i diritti, la democrazia e la riconquista di un vero Contratto nazionale”. La manifestazione, recita il documento approvato martedì dal comitato centrale dei metalmeccanici Cgil, sarà “aperta alla partecipazione sociale e dell’opinione pubblica” formula un po’ generica che non fa capire se si tratterà di una manifestazione dell’intera opposizione sociale disponibile a convergere su quella data oppure una manifestazione “Fiom” con le sue caratteristiche specifiche. Si vedrà nei prossimi giorni come l’organizzazione di Landini intende utilizzare la scadenza che comunque mette in moto un percorso di risposta sociale alla crisi e alla particolare gestione che della crisi, in combutta con l’Unione europea, fa il governo Berlusconi – e in particolare il suo ministro del Tesoro che in molti, compreso il Pd, vedrebbero alla guida di un governo “istituzionale”. La Fiom, del resto, lancia la mobilitazione anche per reggere la propria vertenza con la Fiat, con la Federmeccanica e per rompere l’isolamento costante in cui cercano di gettarla Cisl, Uil e anche un pezzo della Cgil. Nel Comitato centrale che, oltre alla manifestazione di ottobre, ha ribadito lo sciopero nel gruppo Fiat e la partecipazione alla mobilitazione europea promossa dalla Ces il prossimo 29 settembre – e a cui ha aderito il Forum sociale europeo di Instambul – è stata rieletta anche la segreteria nazionale dopo l’uscita da essa, per decorrenza dei termini di mandato, di Gianni Rinaldini e Giorgio Cremaschi. Con un colpo a sorpresa, però, la minoranza interna, legata alla maggioranza Cgil di Epifani e Camusso, ha deciso di non entrare a far parte dell’organo esecutivo che è stato rinnovato per metà e che ora vede quattro componenti. Accanto al segretario generale, Landini e alla riconfermata Laura Spezia entrano invece il piemonte Giorgio Airaudo, già segretario Fiom del Piemonte, e il bolognese Sergio Bellavita, segretario della Camera del lavoro di Parma e esponente della Rete 28 Aprile ormai sciolta dopo l’esito dell’ultimo congresso.
Il Comitato centrale ha inoltre eletto il presidente dell’organismo dirigente. Con 11 voti contrati e 13 astenuti, sarà Giorgio Cremaschi a ricoprire questo incarico.