Loach e lo spirito del ’45
Il regista Ken Loach lancia un’esortazione ai connazionali inglesi: con il suo nuovo film, “The spirito of ’45″ (che sarà in sala il 12 settembre), mostra attraverso filmati di repertorio e interviste la ricostruzione della Gran Bretagna dopo la guerra, il raggiungimento di democrazia e benessere condiviso grazie alle politiche laburiste, e auspica che gli inglesi ritrovino quello spirito unitario e comunitario del 1945. “L’idea centrale era la condivisione della proprietà in modo che tutti potessero trarre beneficio dalla produzione e dai servizi. – ha spiegato Loach – Nessuna élite si sarebbe arricchita a discapito di tutti gli altri: era un’idea nobile, popolare e acclamata dalla maggioranza della popolazione. Era lo spirito del 1945. Forse oggi è il momento di ricordarsene”.
Il regista britannico, soprannominato “Ken il rosso” per la sua fede socialista, in un’ora e mezzo di film mostra, attraverso immagini in bianco e nero e interviste ad anziani testimoni, l’Inghilterra completamente distrutta dai bombardamenti tedeschi, la povertà, la disoccupazione, il degrado, e racconta come un’epopea la sua rinascita. Con la vittoria laburista del ’45 in pochi anni venne realizzato il piano edilizio per eliminare gli slums e dare una casa a tutti, creato il Sistema Sanitario Nazionale che finalmente permetteva anche ai poveri di curarsi, vennero nazionalizzati i trasporti, le miniere, le centrali elettriche, il gas.
Una rinascita messa in atto in pochi anni e distrutta, secondo Loach, dal liberismo e dalle privatizzazioni di Margareth Tatcher, che cancellarono interi comparti economici del Paese, dalle miniere all’industria portuale. Ma il film di Loach si chiude con una nota positiva: in un montaggio parallelo mostra i ragazzi di Occupy di oggi e i ragazzi del ’45, e attraverso le parole dei suoi anziani intervistati lancia un appello ai connazionali: “Dobbiamo tornare a lavorare insieme per il bene comune”.