Chav – Segnalazione di Shendi Veli da “Yanez Magazine”
Essere borghesi non è una colpa. E nemmeno un merito. Come non lo è essere bianchi. Il problema è la radicata e diffusa abitudine a far finta di non esserlo. La subdola mistificazione del privilegio. Requiem definitivo per la sinistra di rappresentanza, per la militanza ego-riferita e per gli amici delle statue, Chav è un monologo sulla vita e la politica, senza filtro, dopo tre o quattro birre. La verità trascendente di un corpo e delle sue ferite. Il corpo di un maschio bianco underclass. Sei quello che mangi. Sei quello che ti è stato fatto. Il primo passo è prendere coscienza del proprio ruolo nell’ingranaggio. Capitalismo, razzismo, patriarcato. Un combinato disposto che frantuma vite e identità psichiche. I fatti a pezzi raramente scelgono di riconoscersi reciprocamente. Ma quando accade, se accade, le cose cambiano. Un testo che dialoga profeticamente con le rivolte antirazziste di oggi. Un testo semplice, che non tutti vorranno capire fino in fondo.
Illustrazione di Giulia Shines