Da Carta
La signora Cindy Sheehan ha tra gli altri meriti – aver messo a disagio Bush, aver dato una prova esemplare di compostezza e serietà di fronte alla morte del figlio – anche quello di aver creato un genere: la possibilità di raccontare la guerra in prima persona. Attraverso le lettere dei militari e dei loro familiari si intravvedono grandi lacerazioni e, al tempo stesso, una forte umanità vibrante. Il direttore del quotidiano Liberazione, Piero Sansonetti, nella prefazione, sottolinea la forza dirompente del «pacifismo» dei soldati «il più pericoloso e distruttivo perché mina in modo profondissimo tutta la costruzione ideologica del nazionalismo, e quindi del militarismo, e quindi dell’attuale politica americana».