Antonio Carioti dal Corriere della sera
Così l’ «Onda pazza» sfidò i boss
Antimafia Tre libri su Peppino Impastato, ucciso nel 1978
di: Carioti Antonio (da il Corriere della sera del 07/06/2008)
Lo uccisero nella notte fra l’ 8 e il 9 maggio 1978. Lo fecero saltare in aria sui binari della ferrovia, per insinuare l’ idea che fosse rimasto vittima di una bomba mentre preparava un attentato: una messa in scena assurda, che non poteva reggere. Ma il giorno in cui vennero ritrovati i resti di Peppino Impastato (nella foto), giovane militante di estrema sinistra in lotta contro la mafia nella cittadina siciliana di Cinisi, era anche il giorno dell’ assassinio di Aldo Moro. E la prima notizia fu oscurata dalla seconda. Per lungo tempo il ricordo di Impastato è vissuto soprattutto nell’ ostinazione dei suoi familiari e dei suoi compagni. Solo il bel film di Marco Tullio Giordana I cento passi, uscito nel 2000, ha portato la sua figura all’ attenzione dell’ opinione pubblica nazionale, poco prima che il boss Gaetano Badalamenti, poi scomparso nel 2004, venisse condannato come mandante dell’ omicidio. Ora tre libri ci permettono di conoscere meglio non solo il personaggio, ma soprattutto la sua creatura prediletta: Radio Aut, l’ emittente libera dalla quale Impastato sfidava Cosa nostra. Appunto Radio Aut (Edizioni Alegre, pp. 175, 12) è il titolo del volume che raccoglie, con una prefazione di Erri De Luca, materiali vari, tra cui i testi dei notiziari trasmessi fra il 1977 e il 1978. Mentre il libro di Salvo Vitale Peppino Impastato. Una vita contro la mafia (Rubbettino, pp. 318, 15) ripercorre la vita del protagonista e le vicende successive al delitto, offrendo inoltre ai lettori un cd con alcune registrazioni di Onda pazza, il programma in cui Peppino si scagliava contro le cosche e i loro complici politici. Proprio Onda pazza s’ intitola infine un volumetto con dvd edito da Nuovi Equilibri (pp. 128, 15), comprendente otto puntate di quella coraggiosa trasmissione.