Multisegnalazioni: “La buona educazione degli oppressi” – Alberto Prunetti da “Il lavoro culturale”
Wolf Bukowski da tempo smonta con intelligenza e sguardo critico (una critica del reale, dell’esistente e dell’economia politica) alcuni frame tossici della nostra contemporaneità. Dopo due splendidi saggi sul food porn e lo storytelling del cibo, Wolf torna al lavoro smontando le logiche del decoro e quelle securitarie che accompagnano neoliberismo e gentrificazione. E lo fa non tanto lavorando sul piano del debunking fattuale. Opera a livello di frame, facendo vedere che tipo di cornici e di impianti, politici e narrativi, gravitano in questi ambiti di discorso e come riescano ad aprire brecce per smantellare sistemi di protezione. E come queste brecce, quando ci si infila il capitalismo, diventano mercati. Ovvero cancri. Continua a scavare, Wolf.