Multisegnalazioni working class: “Mutualismo” – Alberto Prunetti da “il lavoro culturale”*
Cannavò cerca di indicare il nord a una sinistra che ha perso la bussola. E il nord magnetico è il mutualismo, la solidarietà tra sfruttati, la divisione tra sfruttati e sfruttatori. Banalità di base che certa sinistra sembra aver dimenticato. L’autore si infila con ottimo orientamento in un sentiero che parte dall’associazionismo operaio del XIX secolo e conduce alle forme contemporanee di solidarietà: le fabbriche occupate, i beni comuni gestiti dalle associazioni, le forme di federalismo autogestito del Chiapas o del Rojava. Il futuro è tutto da inventare: ma senza solidarietà tra sfruttati, non c’è sinistra. Senza inimicizia contro i potenti e gli sfruttatori, non c’è coscienza. Da qui non si scappa. O stai con gli sfruttati o stai con gli sfruttatori. Utile anche per scardinare le mosse di chi vorrebbe essere né di destra né di sinistra, di chi vuol stare con i padroni e i lavoratori, o di chi vorrebbe recintare la classe operaia dentro ai confini nazionali nel nome di un sovranismo che puzza di cadavere stantio.