10 libri 100 euro. E resistiamo un minuto più di loro

Il 2019 si è chiuso con l’arresto della storica attivista No Tav Nicoletta Dosio. Un arresto che è al tempo stesso un atto di vergognosa repressione verso un movimento sociale che lotta da più di venticinque anni e un esempio di dignità e di capacità di «resistere un minuto più di loro» da parte di una donna di settantatré anni che è di ispirazione per il decennio che si è appena aperto.
Gli anni Dieci sono stati quelli della crisi profonda – fino alla vera e propria scomparsa – della sinistra politica nel nostro paese e della crescita elettorale di vecchie e nuove organizzazioni postfasciste in tutto il mondo. Ma è stato anche un decennio di grandi esplosioni di movimento inaugurato dalle rivoluzioni arabe, Occupy Wall Street e Indignados, per finire con le rivolte in Cile, a Hong Kong e ancora nei paesi arabi, passando per i movimenti globali ambientalisti e femministi. Movimenti imponenti, in alcuni casi in grado di rovesciare dittature, ma che vivono la difficoltà di non avere modelli di riferimento a cui appoggiarsi, idee forti su cui costruire alternative allo stato di cose presente.
Il 2019 per noi è stato il primo anno della rivista Jacobin Italia. Un lavoro collettivo e plurale con l’obiettivo di ritracciare il campo di battaglia e ricostruire un pensiero e un linguaggio per la trasformazione sociale all’altezza dei tempi in cui viviamo. Un esperimento che, in stretta connessione con la rivista della sinistra radicale statunitense, utilizza linguaggi diversi tra loro – saggi, pezzi giornalistici, illustrazioni, narrazione e fumetti – con l’intento di rompere il modello antropologico oggi dominante in cui l’orizzonte culturale è «schiacciato sul presente, senza utopie e senza memoria», come ha sottolineato Enzo Traverso proprio nell’ultimo numero dedicato ai populismi. Ed è guardando al futuro che i numeri del nostro trimestrale hanno indagato le nuove forme di una pratica antica di lotta come lo sciopero, le alternative al concetto di democrazia creato dal neoliberismo e i contenuti e le pratiche del movimento che più di tutti chiede il diritto al futuro.
Oltre che attraverso i numeri della rivista e gli articoli pubblicati su jacobinitalia.it, il nostro lavoro culturale è proseguito come sempre con i libri e le iniziative politico-culturali. I festival di letteratura sociale Contrattacco si sono moltiplicati, divenendo dei veri e propri esperimenti di costruzione collettiva di nuove idee che vanno ben oltre il lavoro della casa editrice e sono ormai itineranti: Roma, Milano, Mantova e Bologna. Abbiamo come sempre attraversato le fiere degli editori indipendenti Book Pride, a Genova e Milano, gli appuntamenti più istituzionali come la fiera Più Libri più liberi di Roma e il Salone di Torino (che quest’anno è stato per noi più che mai anche un luogo di lotta antifascista) ma anche tanti momenti di riflessione dei movimenti sociali come l’incontro europeo delle fabbriche recuperate e delle cooperative autogestite. Nel 2019 è nato anche il nostro nuovo sito, più fresco e legato alla complessità del nostro lavoro editoriale che tiene insieme i libri, la rivista Jacobin Italia e il blog Quinto Tipo. E ovviamente sono nati nuovi libri rafforzando la ricerca delle nostre principali collane in catalogo: per la collana Feminist è uscito il libro di Sara Farris sull’uso strumentale dei diritti delle donne da parte dell’estrema destra; per la collana di narrativa Working class diretta da Alberto Prunetti è uscito il libro di Simona Baldanzi che intreccia la storia dell’autrice con quella operaia di sua mamma; per le narrazioni ibride della collana Quinto tipo diretta da Wu Ming 1 sono usciti i libri di Selene Pascarella e di Andrea Olivieri, quest’ultimo con la bella soddisfazione di esser stato il secondo libro più votato come libro dell’anno di Fahrenheit; per la collana Tempi moderni il libro di Wolf Bukowski, già divenuto un piccolo «classico» con la sua decostruzione delle narrazioni tossiche intorno al decoro, il libro di Mauro Vanetti che smaschera le sinistre di destra vecchie e nuove, e infine il racconto collettivo di un’esperienza che prova a reinventare il senso della pratica politica: il progetto romano di rigenerazione culturale Grande come una città.
Inaugureremo il decennio con un anno, il 2020, che ha in programma un aumento delle nostre novità editoriali, sul solco della crescita delle nostre collaborazioni e iniziative degli ultimi anni. Alcuni libri sono di imminente uscita e ve li possiamo già annunciare: il libro collettivo curato da Claudio Jampaglia sulla storia di Lydia Franceschi, madre di Roberto – tra i leader del movimento studentesco milanese ucciso dalla polizia nel 1973 – che con una vicenda personale ripercorre la storia delle rivolte del Novecento, dalla Resistenza ai movimenti degli anni Settanta; il saggio collettaneo curato da Miguel Mellino e Andrea Ruben Pomella sui marxismi al margine, femministi, neri e postcoloniali; un testo di narrativa working class proveniente da dove questo tipo di letteratura è più forte – il Regno Unito – con la traduzione di Alberto Prunetti del libro di D. Hunter, un breve memoir che non vi farà dormire, in cui racconta venticinque anni della sua vita tra infanzia come coatto lumpen in un quartiere ghetto inglese, prostituzione minorile, un istituto penitenziario per minorenni, fino agli studi e alla consapevolezza politica; il nuovo libro sulla crisi climatica di Daniel Tanuro dal titolo più eloquente che mai: È troppo tardi per essere pessimisti; la storia del calcio Argentino raccontata da Osvaldo Bayer, il grande scrittore e giornalista che ci ha lasciato un anno fa; il nuovo libro di Wu Ming 1 su come funzionano le teorie del complotto: una «cassetta degli attrezzi» da usare quando ci si trova di fronte a narrazioni paranoiche e, soprattutto, avviluppati in dispositivi che le alimentano. Poi ci saranno ovviamente anche le novità della collana Quinto Tipo e della collana Feminist che sono in questo momento in lavorazione e i quattro nuovi numeri di Jacobin Italia.
Tanto lavoro che ci apprestiamo a fare con rinnovato entusiasmo e voglia di resistere «un minuto più di loro». Un lavoro culturale che ha bisogno di partecipazione attiva, e per questo come ogni anno proponiamo ai nostri lettori più affezionati un’offerta conveniente per voi e fondamentale per noi, per investire insieme sulla necessità di raccontare altre storie.
Aderendo entro il 31 gennaio 2020 all’offerta 10×10 vi arriveranno a casa senza spese di spedizione (per l’Italia) i nostri primi 10 titoli del 2020 a soli 100 euro.
Per sottoscrivere clicca sul link o sull’immagine qui sotto.
