10 libri 100 euro. Per reincantare il mondo
L’articolo più letto della rivista Internazionale nell’anno appena trascorso sostiene che l’emozione dominante del 2021 è stata «l’illanguidimento»: «non si tratta di un vero disagio psichico ma, piuttosto, di un – assai diffuso – senso di stagnazione e di fatica».
Lo abbiamo sentito tutte e tutti questo senso di fatica, la tentazione di tirare i remi in barca, sopraffatti dalla paura, dalle difficoltà economiche e da una gestione tutta emergenziale della pandemia, con le responsabilità scaricate sui comportamenti individuali alla ricerca di capri espiatori per nascondere i mancati investimenti strutturali su sanità, trasporti e scuola. Una stanchezza e un disincanto ben rappresentati anche dal record di astensioni alle ultime elezioni amministrative. La crisi sanitaria, economica, politica e sociale che stiamo attraversando ha infatti un effetto paralizzante se non si trova il modo di immaginare vie d’uscita.
Quel sentimento di stanchezza e impotenza ha attraversato a tratti anche noi, ma nell’anno del ventennale di Genova 2001 e del centocinquantesimo anniversario della Comune di Parigi non potevamo smettere di immaginare un mondo diverso possibile. L’energia per farlo è arrivata come al solito dai movimenti reali, dal primo storico sciopero dei dipendenti Amazon italiani al ritorno in piazza dopo un anno di sosta forzata dei movimenti ecologista e femminista, dalle rivolte che in Cile hanno determinato un cambiamento politico impensabile due anni fa fino alla lotta dei lavoratori e delle lavoratrici della Gkn che dopo decenni sono riusciti a coagulare intorno a una vertenza operaia una moltitudine sociale eterogenea convinta che questa lotta possa aprirne tante altre.
Proprio in questo nostro strano diciottesimo anno di vita, abbiamo ottenuto i risultati più importanti della nostra piccola storia partendo da due parole chiave con cui attraversare questa fase: «Cura» e «Reincanto».
Con La Q di Qomplotto di Wu Ming 1 siamo riusciti a entrare nella classifica dei venti saggi più venduti strappando un posto nel feudo dei grandi gruppi editoriali. Un libro che non si limita a smontare le fantasie di complotto ma analizza la rabbia e la frustrazione a cui danno risposta, riflettendo sul bisogno di «incanto», di raccontare storie che permettano di guardare il mondo da angolature diverse.
L’altro nostro piccolo caso editoriale è stato il Manifesto della cura di The Care Collective, che ha stimolato decine di presentazioni da un capo all’altro dello stivale tra chi sperimenta forme di cura non paternalista né assistenzialista: una «cura promiscua», che non discrimina nessuno ed è fuori dalle logiche di mercato.
Oltre ai nostri due «bestseller», nel 2021 abbiamo proseguito gli esperimenti narrativi del Quinto Tipo, la collana diretta da Wu Ming 1, con il sorprendente Le conseguenze del ritorno di Luca Giunti, che problematizza l’impatto antropico su ecosistema e animali non umani, e il dirompente Senza titolo di viaggio di Filo Sottile, che scardina la monolitica visione del binarismo di genere; siamo tornati a indagare la storia del partito più eretico della Nuova sinistra degli anni Settanta, Democrazia proletaria, con il libro di Alfio Nicotra, L’agile mangusta, e abbiamo pubblicato Millennium Bug, la prima storia di Indymedia Italia, il progetto di comunicazione basato sull’autogestione che ha stravolto la gerarchia delle fonti di informazione e anticipato molti degli strumenti nati successivamente; infine il 2021 è stato l’anno del consolidamento della collana Working class diretta da Alberto Prunetti, con la pubblicazione di due libri degli anni Trenta più attuali che mai nel descrivere la condizione del lavoro e il rapporto tra la sinistra e la moderna classe lavoratrice: Tea rooms di Luisa Carnés e La strada di Wigan Pier, con cui con orgoglio abbiamo dato il benvenuto a George Orwell nel catalogo di Alegre.
Nonostante le limitazioni siamo riusciti anche quest’anno a organizzare il nostro tradizionale festival di letteratura sociale Contrattacco a Roma, e dopo due anni siamo tornati al Salone del libro di Torino e alla fiera Più libri più liberi di Roma.
Il 2021 ha visto anche una crescita, ormai costante, degli abbonati alla rivista Jacobin Italia. Il lavoro collettivo e plurale sui numeri cartacei si è concentrato sul tema del futuro, tornato con la pandemia campo di battaglia dopo gli anni della «fine della storia». E per tracciare questo campo abbiamo analizzato chi sono i nemici (come funzionano i meccanismi di potere messi in atto oggi dalla classe dominante) e chi sono i nostri (come vivono, lavorano e si organizzano le lavoratrici e i lavoratori dell’epoca contemporanea), passando per il luogo in cui è nato il concetto stesso di democrazia ma dove lo spazio della decisione collettiva sembra essersi inceppato: la polis. È stato anche l’anno in cui la rivista si è fatta luogo della prima Scuola Giacobina a Napoli: un successo in termini di iscritte e iscritti, qualità delle lezioni ed entusiasmo generato che ci ha fatto vedere il modo in cui il nostro lavoro può contribuire a colmare il vuoto di idee e linguaggi alternativi in un paese senza sinistra.
Inizia ora il 2022 e possiamo annunciare alcune delle novità in preparazione. Innanzi tutto due nuovi titoli della collana Working class. Dopo il successo di Chav pubblicheremo il nuovo libro di D. Hunter, Tute, traumi e traditori di classe, una serie di racconti del sottoproletario coatto di Nottingham che descrive le cicatrici di classe degli esclusi delle periferie. L’altro titolo della collana sarà il ripescaggio di un classico della narrativa working class, vero e proprio caso editoriale quando uscì per Feltrinelli nel 1978 e introvabile ormai da anni: Tuta blu di Tommaso Di Ciaula.
Dopo aver pubblicato ormai quattro anni fa Donne, razza e classe, libro che ha segnato il dibattito dentro al movimento femminista Non una di meno, nel 2022 avremo l’orgoglio di pubblicare un nuovo libro della leggendaria attivista della lotta delle e degli afroamericani contro il razzismo: Angela Davis. Si tratta di Blues Legacy and Black Feminism, uscito nel 1999 e mai pubblicato nel nostro paese.
Possiamo poi annunciare il nuovo libro di Marco Bersani che torna sulla rivoluzione della cura e due testi già in lavorazione nel 2021 che vedranno la luce quest’anno: il libro del collettivo Nicoletta Bourbaki che smonta decenni di calunnie sulla resistenza e i partigiani e il nuovo saggio di Miguel Mellino sull’intrinseco rapporto tra capitalismo e colonialità, razza e razzializzazione in Italia e nell’Occidente. Infine pubblicheremo Toussaint Louverture di Aimé Césaire, libro mai apparso in Italia sulla storia della rivoluzione haitiana e del giacobino nero simbolo della nostra rivista Jacobin.
Ci saranno poi altre novità che ancora non possiamo ufficializzare, oltre ovviamente ai quattro nuovi numeri di Jacobin Italia.
Il nostro lavoro culturale per andare avanti ha sempre bisogno di partecipazione attiva e per questo come ogni anno proponiamo ai lettori e lettrici più affezionate un’offerta conveniente per voi e fondamentale per noi, per investire insieme sulla necessità di reincantare il mondo.
Aderendo entro il 31 gennaio 2022 all’offerta 10×10 vi arriveranno a casa senza spese di spedizione (per l’Italia) i nostri primi 10 titoli del 2022 a soli 100 euro.
Per sottoscrivere clicca sul link o sull’immagine qui sotto.
È poi possibile aderire all’ulteriore offerta 10×10 + Jacobin Italia, con cui con 130 euro oltre alle nostre prime 10 novità del 2022 riceverai a casa (senza spese di spedizione per l’Italia) anche i 4 numeri del trimestrale con uno sconto sull’abbonamento.