La Q di Podqast
Nelle puntate di quest’audioserie Wu Ming 1, autore di La Q di Qomplotto. QAnon e dintorni: come le fantasie di complotto difendono il sistema, approfondirà i temi del suo nuovo libro confrontandosi con interlocutori e interlocutrici, persone citate nel libro stesso, la cui influenza e il cui aiuto sono stati fondamentali.
La prima puntata si intitola «Magia». A conversare con WM1 c’è il torinese Mariano Tomatis, scrittore, storico dell’illusionismo e «iniettore di meraviglia».
La seconda puntata s’intitola «Questioni di metodo». Interlocutore è Luca Casarotti, musicista e critico musicale, oltreché giurista e in quella veste coordinatore del Legal Team della Wu Ming Foundation.
La terza puntata s’intitola «Streghe» ed è dedicata al ruolo delle donne nelle fantasie di complotto e nelle tribù del cospirazionismo, in primis dentro QAnon. Wu Ming 1 introduce un importante intervento della nostra autrice Selene Pascarella.
La quarta puntata intitolata «Di(s)visioni», è condotta dall’antropologa Stefania Consigliere, autrice di diversi libri tra cui il recente Favole del reincanto. Molteplicità, immaginario, rivoluzione. Prende le mosse da un quesito prettamente antropologico – cosa succede alle collettività “prese” dalle fantasie di complotto? – ed è (finora) quella che più s’addentra nella questione dell’emergenza pandemica, delle sue insensatezze e aporie, dei suoi danni per nulla collaterali, del cospirazionismo come risposta spesso disperata alla situazione.
La quinta puntata, intitolata «Mitologie», è condotta dallo storico e filosofo Enrico Manera, studioso di teorie del mito e autore di diversi saggi sul pensiero di Furio Jesi (1941-1980), oltreché studioso dell’opera letteraria e semiologica di Umberto Eco. La conversazione tra Manera e WM1 ha proprio Jesi ed Eco come numi tutelari: parte dal Pendolo e al Pendolo ritorna, dopo aver messo in moto concetti jesiani come «macchina mitologica» e «materiali mitologici» per parlare di fantasie di complotto e social media, di eterogenesi dei fini, e di cosa significhi «con ogni mezzo necessario».
La sesta puntata, intitolata «Emergenze», è la prima registrata live, in un luogo all’aperto, il parco di Villa Angeletti a Bologna. Lì, giovedì 7 maggio, Wu Ming 1 si è incontrato con Wolf Bukowski. La conversazione tra Bukowski e WM1 è incentrata sui temi del «panico morale», delle politiche securitarie nelle città e dell’emergenza perenne come metodo di governo nell’epoca neoliberista.
La settima puntata prende il titolo da una famosa scritta murale: «Leggete Nanni Balestrini». È infatti dedicata al grande poeta, scrittore, artista visivo e intellettuale rivoluzionario, nel secondo anniversario della sua morte, avvenuta il 19 maggio 2019. Il “gancio” a cui appendere saldamente la puntata è il lungo omaggio reso da Wu Ming 1 a Balestrini ne La Q di Qomplotto. A dialogare con WM1 di questo – e di tecniche narrative, ibridazioni letterarie, autofiction – è lo scrittore triestino Andrea Olivieri.
L’ottava puntata è stata registrata dal vivo e di fronte a un pubblico, a Roma, la sera del 20 luglio 2021. La conversazione tra Wu Ming 1 e il giornalista Gad Lerner è stata l’ultimo evento del festival Contrattacco, svoltosi al centro sociale SCuP!, in via della Stazione Tuscolana. La registrazione è a cura di Controtempo.
La nona puntata è stata registrata il 15 novembre 2021 durante il seminario sul cospirazionismo svoltosi nel novembre e dicembre del 2021 alla facoltà di Lettere e filosofia dell’Università Roma 2 di Tor Vergata. Ideazione e cura dell’iniziativa si devono alla professoressa Simona Foà, docente di Teoria della letteratura e coordinatrice del corso di laurea magistrale in Scienze dell’informazione, della comunicazione e dell’editoria. Il seminario traeva spunto direttamente dalla pubblicazione di La Q di Complotto. Wu Ming 1 ha inaugurato il seminario, in dialogo con Simona Foà e con Carmela Morabito, storica della psicologia e delle neuroscienze cognitive, docente di Fondamenti della psicologia e Introduzione alle scienze del comportamento. Durante l’incontro si è parlato del libro, della sua costruzione e dei suoi temi da angolature peculiari, fino a quel momento “improposte”.