Wu Ming 1, Porpora, scenari «post catastrofe» e Quinto Tipo: il nostro autunno caldo

Inizia settembre e ripartono le attività della casa editrice con quattro titoli in arrivo sugli scaffali delle librerie.
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La Q di Qomplotto, Wu Ming 1
dicembre 2020
Il primo fiammante annuncio è quello del nuovo lavoro saggistico di Wu Ming 1, che uscirà il prossimo dicembre con il titolo provvisorio: La Q di Qomplotto, sottotitolo: QAnon, Qoronavirus e dintorni. Perché le fantasticherie di complotto aiutano il potere e come evitarle.
Il tema è incredibilmente attuale e a dir poco scottante: nell’anno paradossale che volge al termine complotti, cospirazioni e teorie fantascientifiche hanno prosperato e si sono diffuse e moltiplicate in ogni dove, a partire da quelle che coinvolgono l’emergenza sanitaria tuttora in corso.
Il libro è anticipato su Internazionale con la pubblicazione di un’inchiesta di Wu Ming 1 in due puntate: Il mondo secondo QAnon: come entrarci, perché uscirne – qui la prima. Su Giap tutti gli aggiornamenti.
Quando qui sarà tornato il mare, Moira dal Sito
ottobre 2020
La prima novità a uscire invece sarà un mosaic novel collettivo, a firma Moira dal Sito, nome che racchiude le penne dei venti partecipanti al laboratorio tenutosi nel 2018-2019 nella biblioteca comunale Mario Soldati di Ostellato (Fe) sotto la guida di Wu Ming 1.
Il nome, Moira dal Sito, è sì l’anagramma di Mario Soldati, ma è anche un modo per affermare un’idea: come spiegato nell’Introduzione di Wu Ming 1 al libro: «in greco Μοῖρα significa “fato”, “destino”. Nella mitologia classica è la forza che tiene a bada gli dei, che pone un limite a ciò che possono fare, che punisce il loro arbitrio. Oggi più che mai serve una Μοῖρα per porre un freno alla distruzione di ambiente e risorse. “Dal sito” significa “dal posto”, “dal luogo”. “Moira Dal Sito” suona dunque come un fiducioso auspicio: che venga dal basso, dai territori, dalle loro singolarità, la forza che fermerà l’ecocidio e il disastro climatico».
Ed è proprio di territori che parlerà infatti Quando qui sarà tornato il mare, mosaico narrativo postcatastrofico che ha al centro il cambiamento climatico visto dal delta del Po. Sia il laboratorio che il romanzo sono parte del progetto più ampio Blues per le terre nuove, presentato da Wu Ming 1 nel saggio-racconto che introduce la raccolta.
Tra le rose e le viole, Porpora Marcasciano
ottobre 2020
Il secondo titolo a uscire sarà un atteso ritorno, quello di Porpora Marcasciano, già autrice per noi di AntoloGaia e L’aurora delle trans cattive. Un ritorno che è anche una riedizione, aggiornata e arricchita con nuovi paratesti, di un classico della letteratura trans: Tra le rose e le viole – edito per la prima volta da manifestolibri nel 2002, da tempo esaurito ma ancora richiestissimo.
Un libro che racconta tramite interviste le storie di dieci transessuali in un periodo che va dalla fine degli anni Cinquanta fin quasi a oggi, dalle prime pioniere alle più recenti attiviste per i diritti civili. Tante vite che hanno partecipato a comporre la storia dell’esperienza trans in Italia scrivendone pagine importanti.
La nuova edizione, oltre a una nuova introduzione di Porpora, presenta anche un saggio introduttivo di Maya de Leo, professoressa di storia di genere dell’Università di Torino, e una postfazione di Fabrizia Di Stefano, filosofa queer.
Un avvistamento del Quinto Tipo a firma di Piero Purich
novembre 2020
Col cuore nella Resistenza e i piedi piantati all’inizio e alla fine del Novecento, attraverso la storia della famiglia di comunisti antifascisti triestini Marini-Romano-Fontanot, lo storico Piero Purich costruisce una vera e propria saga proletaria che racconta il secolo più complesso d’Europa.
Biografie incredibili ma vere, ricostruite col rigore dello storico e narrate con la penna del romanziere. Una storia, molte storie, a cavallo tra confini e culture (l’italiana del nord-est, la slava d’oltre confine, la mitteleuropea di Trieste): dalle lotte sul lavoro (nei cantieri navali di Monfalcone, e in giro per il mondo: Nigeria, Panama e Libia), alla delusione per lo stalinismo in Unione Sovietica (e nel Pci italiano di Togliatti) e l’amarezza per il fallito esperimento comunista “non allineato” in Jugoslavia, passando per la resistenza antifascista in Italia e Slovenia.
Un avvistamento del Quinto Tipo che va ad aggiungersi agli ibridi partigiani di Rosa Mordenti (Al centro di una città antichissima) e Lello Saracino (Il tenore partigiano), e alle biografie novecentesche di Andrea Olivieri (Una cosa oscura, senza pregio) e Luigi Lollini (La Controfigura).
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Insomma, un autunno in cui ci sarà di che leggere. Per non parlare di Jacobin Italia: il prossimo numero è in uscita il 24 settembre, e possiamo solo dirvi che sarà tutto incentrato su Usa, campagna elettorale e Black Lives Matter: un numero bruciante…