Descrizione
I referendum del 12 e 13 giugno 2011, su acqua, nucleare e legittimo impedimento, hanno modificato la politica italiana più di quanto si veda. Dopo più di quindici anni un referendum ha avuto la maggioranza dei votanti e ha dato espressione alla voglia di cambiamento che, spesso sottotraccia, anima la società italiana. Tra i protagonisti di questa esperienza, Marco Bersani, fondatore di Attac Italia e tra i principali animatori del Forum italiano dei movimenti per l’acqua racconta la storia del movimento, da Cochabamba alla lenta marcia dei primi comitati locali fino alla raccolta delle firme nel silenzio dei partiti e delle istituzioni, passando per la campagna referendaria senza informazione eppure in grado di arrivare alla vittoria finale. Anche se la ripubblicizzazione dell’acqua è ancora tutta da conquistare.
Un racconto per tappe del percorso compiuto e di quello a venire che è anche un’analisi di quello che si muove nel profondo della società civile, un affresco del laboratorio di democrazia che ha imposto «la ragionevole follia dei beni comuni» e che traccia un manifesto per un’altra politica.
Anche la gran parte delle migliaia di attiviste ed attivisti, che con il loro infaticabile lavoro hanno reso possibile questo risultato, grida al ‘miracolo’, ovvero ad un evento tanto straordinario quanto incomprensibile. Abituati da troppo tempo alle sconfitte, cittadini ed attivisti gioiscono, ma portando con sé un sentore di irripetibilità di quanto avvenuto.
A tutte e tutti loro è rivolto questo libro.
Perché con il voto del 12 e 13 giugno hanno aperto uno spartiacque nella politica e nella cultura di questo Paese, chiudendo il ciclo della solitudine competitiva e dell’ideologia del mercato come unico regolatore sociale e aprendo la fase del nuovo spazio pubblico e del linguaggio dei beni comuni.
Dall’Introduzione di Marco Bersani