Descrizione
Qualcuno lo accusa di essere stato un terrorista, altri di aver voluto solo distruggere Israele, molti sostengono che fosse un pacifista, altri un grande statista, seppure senza Stato. Sicuramente Arafat è stato per oltre quarant’anni al centro della politica mediorientale e internazionale, uno dei simboli mondiali della lotta per l’autodeterminazione. Su di lui si sono concentrate le vicissitudini e i destini di un popolo, quello palestinese, cacciato dalla propria terra e alla ricerca di uno Stato entro cui vivere in autonomia. Questa ricerca è da sempre, e con rinnovata forza, fonte di emozione nelle coscienze civili, oltre che essere un elemento di drammatica attualità politica.
Dalla nascita di Al Fatah e dalle prime azioni armate agli accordi di Oslo, fino all’assedio subìto a Ramallah negli ultimi giorni della sua vita, questo libro prova a riflettere sulla storia di un uomo che identifica quella di un lunghissimo conflitto la cui risoluzione, dopo la sua scomparsa, sembra ancora più difficile.