Descrizione
Negli anni Sessanta un conflitto generazionale sta crescendo nell’Italia scossa dal boom economico e percorsa da correnti migratorie interne che cambiano il volto delle città industriali. I giovani, con le magliette a strisce, i jeans, i capelloni con la chitarra al collo, le ragazze ye ye con la minigonna, il ballo dello shake, che invita alla promiscuità di gruppo, gettano nel panico morale la società perbene e conformista. In questi stili di vita rivendicati e, quando possibile, ostentati si manifesta il disagio esistenziale che si annida nell’animo dei giovani e che trova nella musica e nelle canzoni dell’epoca del beat un riferimento e un’indicazione di valori nuovi, di nuovi costumi e modelli di vita. All’improvviso una generazione di nuovi cantanti si afferma sulla scena, conquista soprattutto il pubblico giovanile, molti sono uomini, poche le ragazze, una di queste è Caterina Caselli.